Presentazione
L’analisi sensoriale è strettamente legata all’attività di ricerca e di tirocinio del gruppo “Sistemi di allevamento e qualità dei prodotti”.
I risultati ottenuti si integrano con le analisi chimiche, fisiche e di biologia molecolare al fine di studiare l’effetto del sistema di allevamento sulla qualità del prodotto finale.
Il laboratorio di analisi sensoriale è stato costruito seguendo le indicazioni della normativa UNI ISO 8589:1990, che prescrive condizioni ambientali controllate (tipo di illuminazione, sistema di areazione a pressione positiva, temperatura, umidità) per minimizzare le fonti di distrazione agli assaggiatori in fase di valutazione.
Ci sono 8 cabine di assaggio munite di lavandino, computer in rete, tastiera e mouse per la raccolta dei dati attraverso l’uso di un software specifico (FIZZ, http://www.biosystemes.com/) intuitivo e semplice da usare.
Ogni assaggiatore, in fase di analisi, lavora in autonomia seguendo le indicazioni fornite dal panel leader e rispondendo alle domande che si susseguano a video.
Accanto al laboratorio è presente una sala di preparazione per gli alimenti destinati all’analisi sensoriale. Tutte le procedure rispettano un protocollo, interno alla sezione, di corretta prassi operativa/igienica.
Il laboratorio sensoriale aderisce, fin dalla sua istituzione (2002), alla Società Italiana di Scienze Sensorialihttps://scienzesensoriali.it/ condividendone le finalità e l’approccio rigoroso alla materia, seguendo la formazione continua proposta dall’associazione e partecipando a progetti comuni di ricerca.
La SISS, ai sensi della Legge 4/2013, ha istituito le figure professionali del Sensory Project Manager (SPM) e del Sensory Project Manager Junior (SPMJ), due attestati di qualità e di qualificazione professionale che garantiscono il massimo della competenza nell’ambito delle Scienze Sensoriali.